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Controversa incontra: Gaia Segattini

Pubblicato il
10 Set, 2021

Scelte sostenibili che non tralasciano l’estetica: il futuro artigiano parte dalle Marche.

Abbiamo incontrato Gaia a Settembre 2020 ad Abilmente a Vicenza: le abbiamo portato i primi prototipi della nostra Controversa e il suo entusiasmo è stato davvero grande e sincero. Tanto che possiamo dire che lei stessa ha presentato il progetto a tutto il suo pubblico di maker tramite il proprio profilo Instagram, in una serie di stories in diretta dalla fiera. Un momento davvero emozionante per noi! Ci siamo riconnesse a lei qualche mese dopo per farle qualche domanda in stile Controversa e per farci raccontare come mai ha deciso di utilizzare la nostra scatola reversibile per una sua capsule in collaborazione con l’illustratore Antonio Colomboni, in arte Scombinanto.

Ciao Gaia! Noi ormai ci conosciamo già da un po’ ma ci piacerebbe che tu ti presentassi nuovamente: ci piacerebbe farlo però in modalità Controversa! Pensando a una scatola che racchiuda un kit che ti racconti, cosa troveremmo?

Un gomitolo, un vecchio CD di musica indie anni '90, una foto dei miei bisnonni, il libro "Futuro Artigiano" di Stefano Micelli e "Please Kill Me" di Legs Mc Neal.

Quali sono gli aspetti del tuo lavoro che ti piacciono di più?

In generale creare connessioni e lavorare ad un immaginario estetico con persone propositive che stimo professionalmente ed umanamente.

Guardandoti indietro, cosa ha rappresentato una sfida nel tuo percorso professionale?

Direi prendermi la responsabilità di dimostrare nei fatti la fiducia che il mio socio ha riposto in me quando ha accettato di produrre il mio brand.

Quali sono stati invece i momenti particolarmente luminosi?

Decisamente quando ho lanciato per la prima volta online i miei prodotti, sold out in 5 minuti e quando 2 anni dopo siamo stati selezionati per apparire su Vogue British.

Perché hai scelto Controversa per il tuo business?

Credo nel valore aggiunto oltre il prodotto e nei dettagli che coccolano il cliente finale. Per la nostra collaborazione con l'illustratore Antonio Colomboni creare una scatola con gli stessi pattern che amplificasse il senso del progetto e rimanesse come oggetto riutilizzabile post acquisto ci è sembrato una soluzione perfetta che mettesse assieme sostenibilità ed estetica senza dover scegliere fra i due valori, esattamente quello che facciamo ogni giorno per le nostre maglie.

Come hai riutilizzato la tua Controversa?

In questo momento è sulla mia scrivania in ufficio e contiene prove di smacchinature, punti, filati.

Controversa nasce come strumento per diversi business quindi anche per il tuo: cosa desidereresti per il tuo futuro professionale? Ci sono altri strumenti di cui senti la necessità?

Buste in carta per spedizioni personalizzabili.

A chi consiglieresti Controversa?

A brand molto piccoli per caratterizzare maggiormente il loro prodotto e a quelli più grandi per creare una capsule tematica.

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