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Controversa incontra Chiara Varotto

Controversa incontra Chiara Varotto

Pubblicato il
10 Nov, 2021

Per Merry Controversa ha realizzato l’illustrazione “Scende Leggera”

Chiara Varotto, creative director e illustratrice freelance, ha fatto delle linee sinuose il suo tratto distintivo. Di lei dice: vesto di nero perché metto il colore in tutto ciò che creo, associando tra loro colori complementari rendendoli unici. La sua illustrazione è così: la vibrazione illustrata della prima neve dell’anno, quella che ammiriamo scendere, coccolati dal tepore di casa nostra. Un pattern che parla dell’inverno e delle feste, raccontandole con frizzante spensieratezza e un tocco di nostalgia.

Ciao Chiara! Ti chiediamo una piccola presentazione: ci piacerebbe farla però in modalità Controversa! Pensando a una scatola che racchiuda un kit che ti racconti, cosa troveremmo?

Vi trovereste davanti ad una scatola di velluto nero, con un sigillo rosso ramato. L'interno è tutt'altro rispetto a ciò che pensavate di vedere, ovvero un pattern ricco di immaginari e colori, tutti i colori dell'arcobaleno e i profumi di una pasticceria. Al suo interno troverete biglietti di concerti e di voli aerei, tante matite F perfettamente appuntite, fogli scarabocchiati con disegni molto molto piccoli. Qualche biscotto speziato e delle bustine di tisana alla cannella. Ma anche dei biglietti di auguri fatti a mano, piccoli mockup, tessuti ricamati, foto scattate chissà dove. Forse non troverete il fondo della scatola perché ci sarebbe davvero tanto da scavare.

Quali sono gli aspetti del tuo lavoro che ti piacciono di più?

Mi piace la parte progettuale, dalla genesi, in cui pensi e ripensi quello che vuoi creare e via via vedi la tua illustrazione che cresce, esce dalla tua testa e diventa tangibile. Talvolta sorprendendoti in maniera inaspettata.

Guardandoti indietro, cosa ha rappresentato una sfida nel tuo percorso professionale?

Passare dall'analogico al digitale, quindi dagli acrilici alla suite Adobe. Non è stato difficile, ma senza dubbio sfidante perché è stato come ricominciare da capo, ma non avrei mai potuto approdare al digitale senza le basi del periodo accademico.

Quali sono stati invece i momenti particolarmente luminosi?

Ogni volta che un progetto arriva al termine e viene realizzato è un momento meraviglioso. Mi emoziono sempre quando trovo un libro di cui ho illustrato la copertina in libreria, o quando apro una Controversa e vedo il mio pattern. *_*

Come è nata la tua illustrazione per Merry Controversa?

Pensando a cosa mi piace ora del Natale, ma anche ciò che amavo da bambina. Quei momenti in cui sei al calduccio di casa tua a sorseggiare una deliziosa cioccolata calda, mentre guardi dalla finestra la neve che ammanta la campagna, tutto diviene così silenzioso e magico.

Come vorresti che fosse riutilizzata la tua scatola da chi l’acquista?

Mi piacerebbe che potesse racchiudere sia le palline dell’albero di Natale, ma anche le lettere ricevute o i biglietti di auguri. Oppure libri di ricette di dolcetti.

Controversa nasce come strumento per diversi business: cosa desidereresti per il tuo futuro professionale? Ci sono altri strumenti di cui senti la necessità?

Per il mio futuro confido in molte collaborazioni come questa, che oltre a essere professionalmente appassionanti, sono anche stimolanti a livello umano e di relazione tra le persone. Il progetto Controversa è stato un momento di bellissima condivisione e collaborazione. Credo ci sia ancora ampio spazio per l’illustrazione nel mondo della comunicazione e del packaging.

A chi consiglieresti Controversa?

A tutti! Alle aziende che hanno necessità di nuovi metodi di comunicazione, che siano sostenibili e personalizzati. A chi le riceve perché non può che amare questo progetto, sia nel suo aspetto funzionale sia creativo. Tutti abbiamo bisogno sia di comunicare sia di impacchettare, e nel farlo agire per un presente più sostenibile.

E ora una domanda molto Merry Controversa: se il tuo Natale fosse una playlist su Spotify cosa ci faresti ascoltare?

Beh non posso che rispondere con una playlist piuttosto heavy! In fin dei conti anche sotto l'albero si può fare head-banging.

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